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Non ci sono dubbi, la novità più chiacchierata di questo nuovo 2025 è il sistema motore DJI Avinox. DJI, azienda leader nella produzione di droni, ha fatto irruzione nel nostro settore con un prodotto “bomba”, uno di quelli che sembrano fin da subito uno spartiacque: da quel momento ci sono un “prima” e un “dopo”.

Perché tanto clamore ? Perché DJI si è presentata con un motore più potente, si parla di 105Nm di coppia e 750W di potenza di picco che possono diventare 120Nm e 1000W attivando (per 30 secondi al massimo) la funzione boost laddove la concorrenza più “diffusa” si assesta sugli 85-90 Nm e 600W; inoltre il sistema è estremamente leggero (il solo motore pesa circa 400gr meno di un Bosch, ad esempio).
Improvvisamente si sono scatenati gli utenti, soprattutto sui social: Bosch, Shimano e tutti gli altri diventano “vecchi”, non sanno stare al passo, verranno annientati da DJI che diventa, di fatto, l’unico motore che merita di esistere…tutti a desiderare l’unica bici che monta DJI, che sarà sicuramente meglio di tutto il resto.

Ma è davvero così ?

A scanso di equivoci, faccio una premessa: se domani mattina Davide Bonandrini di DSB o Mondraker mi chiamassero per dirmi “Ale, esce la nuova bici XX con DJI” sarei il negoziante più felice del mondo; chi non vorrebbe in casa il prodotto più chiacchierato e richiesto del momento ?
Dall’altra parte, però, al di là della curiosità di provare qualcosa di nuovo, sono ben lontano dal pensare che DJI oggi abbia decretato la fine di tutti gli altri produttori, per una serie di motivi.
Il primo è che i progetti vanno analizzati sul medio periodo: ci siamo già passati con Fazua, ad esempio, sulla carta un prodotto virtualmente privo di difetti (è stato il primo motore light che oltre ad essere leggero spingeva parecchio, consumava il giusto ed era piacevole da utilizzare), che poi ci ha fatto tribolare nel primo anno. Ad oggi sono meno di 1000 le bici prodotte col nuovo motore DJI, troppo poche, e da troppo poco girano per avere dati certi sull’affidabilità e l’assistenza del prodotto a lungo termine.  DJI ha spinto molto su tutti i fronti: peso, dimensioni, coppia, potenza massima, tempo di ricarica molto veloce…ma avrà un motore così potente e così piccolo e leggero, le stesse caratteristiche di robustezza e affidabilità dei prodotti concorrenti ? Come si comporteranno fra uno/due anni le batterie sottoposte ai feroci cicli di scarica che tali potenze impongono ? Quale sarà la risposta del servizio assistenza se si dovessero mai verificare problemi diffusi dovuti alla gioventù del prodotto ?
Queste domande i clienti sembrano non porsele mai finché poi non ci si trovano in mezzo, noi negozianti invece tendiamo a porcele prima perché sappiamo poi come va a finire, con voi che chiamate tutti i giorni incazzatissimi e noi che, magari, fatichiamo ad avere disposte dalle aziende.
Ovviamente si tratta di congetture, ma personalmente devo tenerle in considerazione.

La seconda cosa da tenere in considerazione è poi quella più importante: non c’è solo il motore ma c’è anche una bici.
Davvero è così importante avere tutta quella potenza ? Chi viaggia tutto il tempo in turbo e davvero ha bisogno di andare tanto forte con un motore comunque limitato a 25 km/h ? Quanta autonomia avrò andando a tutta, sempre che abbia senso ? Ma soprattutto, utilizzo la bici per andare veloce in salita e basta ?
In un recente video che vi metto in fondo all’articolo, i ragazzi di MBUK confrontano la Amflow con DJI viene paragonata alla nuova Whyte Elyte EVO con Bosch CX 5. I tester sono letteralmente strabiliati dalle prestazioni pure di DJI, il motore è super potente, sembra non esserci necessità di cambiare fra le varie modalità, c’è sempre potenza immediata disponibile, insomma…Bosch sembra distrutto. Poi però, parlando della bici, la scelta ricade senza alcun dubbio su Whyte, dicendo “in the corners this thing is ridiculously good”. Amflow è una buona bici ma le geometrie sono meno azzeccate, così come lo schema sospensivo, e ciò la rende una bici complessivamente inferiore, SECONDO I TESTER. In un altro test ho letto di incompatibilità con l’ammo Float X2, e su un gruppo dedicato alcuni possessori lamentano autonomie al di sotto delle aspettative. Certo, ripeto, vorrei provare il motore…ma più che provare un motore mi piacerebbe vedere su che bici verrà montato, perché anche se spesso finiamo per dimenticarcene, alla fine guidiamo biciclette, non motori !

Che ne pensate ?
Lasciate un commento se avete voglia

Ale

4 Comments

  • Pietro ha detto:

    Io ho una levo con motore da 90 nm che non riesco ad utilizzare in turbo. Troppo aggressivo.
    O pattina o ti spara in cielo la ruota anteriore. Ho avuto due bosch e vi garantisco che in tour + o emtb vai ovunque. Se voglio non pedalare prendo una moto

    • Ale ha detto:

      Beh, con me sfondi una porta aperta, sono un utente da prime due modalità. C’è però chi utlizza la bici in modo diverso e, come dico io, dobbiamo sempre stare attenti a non confondere le nostre esigenze con quelle di tutto il resto del mondo 🙂
      C’è tutta una utenza che di potenza e batteria ne usa tantissima, così come ci sono tanti, soprattutto affacciati nel nostro settore di recente, che tendono a valutare una bici soltanto dal motore che la equipaggia. Secondo me è un grande errore, ma tant’è…

  • Marck ha detto:

    Personalmente sono un utente che va a caccia dell’ultimo grido.
    Dopo diversi anni in sella sono tornato ad avere una semplice bici da DH (ok il top di gamma😅) per il park estivo insieme alla mia compagna (ne abbiamo due) e a ripiegare su una ebike leggera.
    Prima in cantina non c’era spazio nemmeno per le gomme dell’auto tanto erano le bici (ameno due a testa) tra DH, Enduro, elettrica full power e strada.

    Ora come detto la mia compagna ed io ci “accontentiamo” di 4 bici totali:

    – Cube TW0 15 (carbon, Kashima, 29”, ecc..)
    – Commencal FRS (kittata mallet, con Saint, BCA, ecc..)
    – S-Works kenevo SL (con motore che spinge poco, ma con cui personalmente faccio tutto, dal sellaronda ai giro dietro casa con i soci alla ciclabile)
    – Cannondale Moterra SL2, con motore full power ma meno di 20 kg e la ragazza è super felice.

    Ora ritornando ai motorini, non ne vedo il senso o meglio si, per un mercato dove la clientela supera i 50 anni quindi si ha la possibilità economica e poca gamba (ci sono anche le eccezioni ovvio).
    Quindi diciamo che un imprenditore come DJI fa bene a immettere novità per questi personaggi sul mercato cosi da spronare a mio avviso chi fa i motori da tempo per le Ebike a migliorarsi.

    Saluti 👋🏻👋🏻

    • Ale ha detto:

      Esatto, i modi di intendere il nostro sport sono ormai tantissimi. C’è chi una la bici per fare il giro rifugi e mangiare la polenta e chi è rimasto ancorato ad un utilizzo più tradizionale, che sia in sella ad una elettrica o meno.
      DJI ha dato un bello scossone al mercato, forse ce n’era bisogno. Il mio post era un po’ critico verso chi ha sempre gli entusiasmi troppo facili (e nello stesso tempo poi al primo problemino dichiara guerra a tutti i continenti…) ma, come ho detto, saremo lieti di avere le bici con quel motore in negozio. Anzi, chissà che qualcosa non si sia già mosso 😉

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